Negli ultimi 5 anni la Realtà Aumentata si è affermata con successo nei diversi campi del sapere, in primis nel settore dell’hi – tech. Questo è avvenuto grazie soprattutto a Visore (VR), ossia un dispositivo che si indossa come delle lenti da vista che ci consente di poter immergerci nella fattualità della realtà che il software insito nel dispositivo sta riproducendo. E’ il caso di Carne Y Arena, l’installazione del regista Inarritu. Così come riportato da Wired, lo spettatore ha la possibilità di vivere un’esperienza totalmente immersiva delle vicende che vive un migrante ai confini con il Messico. L’auspicio è ovviamente quello di poter migliorare l’empatia della persone.
Tuttavia, nonostante i buoni propositi di questa come di altre iniziative similari nel mondo, sono sorte delle aspre polemiche in quanto si sono innalzati dei cori che mettono in luce i possibili effetti a fini strumentali per la propaganda politica. Ovviamente è una prospettiva diversa che ci evidenzia come può non bastare un’esperienza empatica vissuta attraverso un visore per convincere l’opinione pubblica della bontà di un determinato comportamento. E’ scientificamente dimostrato che l’empatia, cioè la capacità di provare le stesse emozioni dell’altra persona, è molto difficile da percepire in quanto essa arriva a coinvolgere la persona nella sua totalità..
La riflessione quindi è che, sebbene la Realtà Aumentata consenta di vivere esperienze virtuali che restituiscono emozioni forti, magari anche verosimili alla realtà, non è sufficiente per mutare la prospettiva personale in quanto soltanto l’essere umano può percepire l’emozione nella sua interezza.
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