Nell’opinione pubblica è ancora (purtroppo…) ampiamente diffusa l’ipotesi che la pubblica amministrazione sia assimilabile ad un enorme pila di libri, cartacce e fogli rilegati uno sopra l’altro in attesa che qualcuno sbrogli il bandolo della matassa. Tuttavia, “sotto la polvere” qualcosa si muove…
Con l’avvento della rivoluzione digitale e la nascita dei nuovi media, il cittadino nutre quindi grandi aspettative nella comunicazione adottata dalla PA sui social media. Esemplificativo da questo punto di vista è la social media crisis scoppiata qualche tempo fa sotto un post della pagina ufficiale Facebook dell’INPS.
Da un’indagine di mercato condotta dall’Osservatorio Nazionale Comunicazione Digitale in occasione del PA social Day, sono emerse alcune considerazioni rilevanti che qui tentiamo di riassumere ed interpretare in senso migliorativo per le strategie di comunicazione da adottare in seno alla PA.
E’ chiaro quindi che la gestione dei social media in una PA debba partire da una fase di ascolto in Rete adoperando gli opportuni tool, lavorando sui gruppi e nei forum in cui viene richiamata. Questo tipo di attività è fondamentale perché consente di instillare valore nella propria comunicazione digitale, rilasciando contenuti sia di tipo informativo che di intrattenimento.
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