Così come riportato dal sito della Consob, Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone (“folla” o crowd) conferiscono somme di denaro (funding), anche di modesta entità, per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando siti internet (“piattaforme” o “portali“) e ricevendo talvolta in cambio una ricompensa. Differente invece è l’equity-based crowfunding, ossia quando dall’investimento online ne deriva un vero e proprio complesso di diritti patrimoniali e amministrativi dalla partecipazione societaria.
La seconda trimestrale del 2019 ha quasi doppiato l’intera raccolta dello stesso semestre nel 2018. Basterebbe solo questo dato per mettere in luce l’ascesa della liquidità nelle casse delle nostre start up. Me vediamo un po i numeri forniti da Crowfunding Italia:
Si evince facilmente come nel II trimestre i portali di Crowfunding Italiano quali Opstart (1,8 mln e 5 campagne), Mamacrowd ( 1,5 milioni e 4 campagne), Crowdfundme (1,4 milioni e 4 campagne di successo) e 200Crowd (1,2 mln e 3 campagne chiuse) stiamo macinando numeri impressionanti.
Crowfundingbuzz prevede che al 31 dicembre 2019 si arrivi a toccare la soglia di 60 milioni di euro. Prevale quindi la qualità dell’offerta e la crescente diffusione di questo strumento d’investimento sempre più apprezzato dal mercato.
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