Nell’era della rivoluzione digitale, il valore di un brand, e dunque la sua reputazione, viene a scontrarsi con la pervasività dei nuovi media digitali. Siti web, e – commerce, social media, blog, advertising, indicizzazione: sono tutti termini con i quali un direttore dell’area marketing ha ormai inglobato nella sua routine. Scopriamo insieme alcuni aspetti che regolano la digital brand reputation.
In linea di massima ricorrono i concetti di reputazione generica e reputazione specifica. La prima, viene valutata all’interno dei paradigmi che regolano le convenzioni della società moderna. La seconda invece viene declinata in modo più pragmatico rispetto ad un determinato obiettivo. Si conviene quindi che non esiste una definizione di reputazione in senso assoluto giacché deve essere valutata in base al contesto. Pertanto, la reputazione digitale può essere di tipo specifica in quanto fa riferimento soltanto alla comunicazione in digitale, ma allo stesso tempo può diventare generica perché magari investe la reputazione generale di un brand. Si ravvisa dunque un circolo virtuoso e vizioso allo stesso tempo fra i media della comunicazione aziendale in virtù proprio della pervasività dell’online information.
La recensione del libro “Digital reputation management” di Inside Marketing ci indica quali sono le fasi che un brand manager deve necessariamente attraversare se intende accrescere in modo rilevante il valore del brand.
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