Ancora oggi, dopo 100 anni il Negroni è uno dei pochi cocktail in grado di resistere all’evoluzione dei tempi e ai gusti dei consumatori, nonostante siano state create moltissime varianti. Nato a Firenze nel 1919 al Caffè Casoni (al suo posto oggi vi è soltanto la boutique di Giorgio Armani), il Conte Federico Negroni, al momento di ordinare il solito cocktail all’americana, chiese al barman Franco Scarselli di sostituire il seltz con il gin. Da quel giorno, in tutti i locali del mondo risuona l’ormai consolidata ricetta:
⅓ di Gin;
⅓ di Vermouth;
⅓ di Campari
Nell’anno del suo centesimo anniversario, il celebre brand ha deciso di celebrare lo storico cocktail attraverso un audace pianificazione delle attività di digital marketing di qualità, associandole a partnership strategiche di settore. In questo modo, si realizza una strategia di content marketing messa in pratica da uno storytelling creativo del brand attraverso le parole degli appassionati.
Nata dalla partnership con Imbine magazine, rivista leader specialistica del settore drinkeria, il sito è volto alla valorizzazione del brand Negroni associandolo al marchio Imbimbe. In questo modo, il carattere della storicità si fonde con l’autorevolezza del magazine. In sintesi, oltre ad una sezione meramente informativa circa la storia dei brand, è stata creato un blog ed una sezione e – commerce dove è possibile acquistare il merchandising proposto dal brand. Lo scopo dell’intera piattaforma sta nell’indurre l’utente a cercare il locale più vicino dove poter partecipare alla Negroni Week, e quindi realizzare un contatto sostanziale con il prodotto.
Campari Academy, in seno alla sesta edizione della Campari Barman Competition, invita tutti i bartender e barlady a partecipare ad un grande contest volto a reinterpretare il grande classico Campari per i 100 anni del Negroni.
L’immagine sopra riportata è stata riprodotta una mini brochure in A5 distribuita in tutti i bar e locali d’Italia di tendenza. All’interno della locandina si legge: “Negroni Week è un’iniziativa di Imbibe Magazine e Campari. Durante questa settimana bar e ristoranti che aderiscono all’iniziativa sono lieti di servire il classico Negroni e alcune sue variazioni per contribuire a una grande cause: parte del ricavato dalla vendita di ogni Negroni verrà devoluto a favore di una organizzazione benefica….”. In numeri, all’iniziativa hanno aderito 10.000 locali e 2 mln di $ raccolti dal 2013 a livello locale.
La strategie di content marketing prevede quindi che si parli del brand attraverso la voce dei consumatori. Infatti, nella brochure viene incentivato lo scatto di immagini da diffondere sui social, indicando il luogo ma soprattutto l’inserimento dell’hashtag #NegroniWeek e #N100. L’opuscolo inoltre rimanda in ultima pagina alla scannerizzazione di un QRcode che s’innesta in una logica d’engagement e di entertainment con l’utente attraverso un gioco online che ricrea un cocktail virtuale con la condivisione di un’immagine con il proprio volto sui social. Lo storytelling quindi vive di contenuti realizzati a monte e riproposti dall’utente attraverso i social media.
Nell’ambito delle iniziative volte a celebrare il brand nel mondo, è doveroso citare come a Firenze si sia svolta una cerimonia, nella seconda giornata della Negroni Week, che ha visto l’affissione di un’esclusiva targa sulle pareti dell’ex Caffè Casoni. In conclusione, l’elogio più grande arriva Oltreoceano, precisamente dagli States e dal New York Times, che chiosa così: Amaro al punto giusto per l’eta’ in cui viviamo, con la sua furia e il suo rumore”.
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